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RIFLESSOLOGIA PLANTARE

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Il massaggio riflessogeno era conosciuto già cinque mila anni fa in india e cina, utilizzato a scopo preventivo e diagnostico. In India al tempo in cui furono scritti i ''Veda'', 4000 anni fa, i medici per arrivare ad una diagnosi accurata osservavano a lungo i piedi e la mano dell'ammalato. Interessante e curioso, ad esempio, come il grande scultore fiorentino Benvenuto Cellini ebbe a trattare dei dolori diffusi nell'intero corpo mediante forti pressioni sulle dita delle mani e dei piedi. Metodi di cura con la riflessologia podalica e palmare vennero descritti intorno al 1852 dai medici Adamus e Atatis. Fu' il dottore in medicina William H. FITZGERALD a pubblicare per primo nel 1917 un libro dal titolo: terapia zonale. Il libro più noto fù quello del professor Giuseppe Calligaris, docente di neuropatologia all'università di Roma (1909-1939). Il dott. Joe Shelby Riley e il suo staff di terapisti capirono l'importanza di questi studi e li trasferirono principalmente nel massaggio podalico e negli anni successivi acquisì tutta la scientificità di una tecnica utile e soprattutto indispensabile per la salute del corpo.

Riflessologia: una parola nuova che appare in pochi dizionari, ma che, letteralmente, potrebbe definirsi '' scienza dei riflessi'', intesi come zone corrispondenti e riflessi di determinati organi del corpo umano che sono collocati altrove. E' stato infatti accertato che dagli organi interni partono linee energetiche che arrivano alla superficie corporea e che in molti casi, in presenza di sofferenza di detti organi, possono addirittura manifestarsi con mutamenti della tensione dell'epidermide. Si può quindi affermare che tutto il corpo umano è sede di punti riflessi sui quali è possibile agire per alleviare dolori e tensioni; esistono però zone in cui le concentrazioni nervose sono più massicce. Queste zone sono collocate nelle parti più periferiche del corpo: la testa, le mani e i piedi, che costituiscono i terminali del nostro organismo. Nell'uomo esiste una carica di energia vitale, che scorre continuamente attraverso canali abbastanza misteriosi e che rappresenta la condizione primaria per una buona salute. Ogni ostacolo, ogni interruzione che si viene a creare nel flusso di questa energia costituisce la causa di un mutamento nell'equilibrio fisiologico e un pericolo per la sua funzionalità. E chiaro che, se il percorso di uno di questi condotti viene intasato o ostruito, l'energia non riuscirà più a raggiungere il suo punto di arrivo. Di conseguenza, se dalla centrale non arriverà più la corrente, l'impianto collegato al filo interrotto subirà un'arresto. Allo stesso modo, se un'organo smette di ricevere nella giusta quantità le sostanze di cui necessita, in breve tempo perde vitalità e ovviamente la capacità di difendersi dai germi patogeni che lo attaccano dall'esterno. E perciò di capitale importanza che nessun blocco si venga a formare nei condotti energetici e che la circolazione della linfa vitale sia sempre facile e scorrevole. 

Spesso noi facciamo delle manovre di riflessologia senza saperlo. Per esempio quando diamo dei piccoli colpi sul dorso di un lattante o di un bambino perchè digerisca, questa non è altro che una tipica manovra che facciamo istintivamente quando necessita. Anatomicamente questa manovra si spiega come lo stimolo fatto sulla 3', 4' vertebra dorsale da cui partono le terminazioni nervose che vanno a regolare l'ultima parte dell'esofago e la valvola del cardias, interposta tra essa e lo stomaco. Una esperienza tramandata nel tempo e che in realtà viene riproposta in medicina e la famosa manovra di ESCHERICH che consiste nel colpire con il cozzo della mano percuotendo forte fra le due scapole in caso di arresto di un grosso bolo il canale esofageo: questa è riflessologia. Nelle molteplici situazioni che si verificano è sufficiente massaggiare, comprimere o pizzicare questa o quella zona del corpo per guarire tramite un procedimento riflessologico.

 '' La Periferia rappresenta il centro'' attraverso le mani e i piedi si raggiunge il centro. 

 

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